Amon e Never Known non sono semplicemente due progetti paralleli partoriti dalla solita mente, sono addirittura due creature gemelle se non qualcosa di più: siamesi legati l'un l'altro in modo indissolubile, fino a infiltrarsi vicendevolmente carne nella carne. La mente che li ha creati é quella di Andrea Marutti, uno dei musicisti più attivi nell'ambito della musica elettronica italiana. Già negli anni Ottanta Marutti fece parte di qualche gruppo e all'inizio dei novanta avviò il progetto Never Known, ispirandosi per il nome a un brano dei Durutti Column; la nascita di Amon, un progetto spesso stimolato dalle possibili relazioni fra antiche civiltà ed esseri extraterrestri, risale invece alla metà dello stesso decennio. Sia la musica di Amon che quella di Never Known sono dotate di un grande senzo dello spazio e, in qualche modo, possono essere definite ambient. Ma mentre Amon è più solenne e oscuro, Never Known è più eclettico e lascia emergere, a sprazzi, reminiscenze industrial e wave, inoltre riserva una maggiore attenzione nei confronti della ricerca melodica. Mentre nella musica di Amon quello che più conta è l'impatto dell'insieme, in Never Known viene messa più a fuoco la particolarità dei singoli dettagli. Marutti è comunque un artista molto più versatile di quanto questi due progetti lascino supporre e riversa la sua creatività e i suoi sfizi, in una serie di altre sigle come Spiral, Lips Vago e Wolkspurz & Ramirez. Con il nome Spiral prende in esame forme elettroniche più legate alla casualità, che possono andare da escursioni nel noise fino a momenti di pura poesia surrealista. Lips Vago è più orientato verso l'elettronica pura ed è definibile come una miscela di space age e trance music. Dietro il falso duo Wolkspurz & Ramirez c'è invece lo spassoso tributo di Marutti all'elettronica più 'frivola'. è proprio quest'ultimo progetto che ha fruttato a Marutti la soddisfazione di un'opera di remixaggio, a cui hanno partecipato numerosi artisti italiani e stranieri, confluita nel mastodontico cofanetto quadruplo Teddy Bear Remix Project. Ma il poliedrico artista milanese non si limita a ciò e gestisce una delle etichette più importanti, fra quelle specializzate in cd-r, a livello internazionale, si tratta chiaramente della Afe Records che vanta già un catalogo di oltre cento titoli. Se uno dei meriti dell'etichetta è stato quello di dare spazio a numerosi artisti italiani fra i quali Bad Sector, Nimh, Normality/Edge - nondimeno fra le sue realizzazioni ci sono cd incisi da musicisti tedeschi, francesi, inglesi, slovacchi, olandesi, americani, danesi, ecc. Presso la Afe ha trovato asilo anche Raffaele Serra, uno dei pionieri della musica elettronica italiana; il feeling creatosi fra Marutti e Serra ha dato vita anche a un interessante collaborazione a due che, al momento, ha trovato espressione discografica nell'album Frontiere, ma che è sicuramente destinata a produrre nuovi capitoli da inserire nel grande libro della musica elettronica italiana.

''Lo spirito della Afe Records è molto amichevole, molti dei miei amici e delle persone con cui sono in contatto fanno musica, e non nascondo che a volte il lavoro per l'etichetta mi aiuta anche a riempire il vuoto lasciato da esperienze personali particolarmente negative, il classico 'far qualcosa per tenersi impegnati'. Che 'non basta ma aiuta', come quella vecchia pubblicità di caramelle.''

Discografia:
Traces 94-95
Collezione del Silenzio: Z
come Never Known:
Dawn of an era
Twilight's last gleaming
Live at molto
Once in a lifetime
On the edge of forever
Live at the cosmic egg

come Spiral:
New music for the dream machine
In the realm of the spiral
come Wolkspurz & Ramirez:
Music for your holidays
come Amon:
Amon
El Khela
Aura
The Legacy
Mer

come Lips Vago:
First Experience / Second Experience
Transparent Life
7:46 a.m
Flaco
The Space Age

Playlist:
Dronaement: Yr
Bad Sector: Xela
Mogwai: Rock Action
Frog Pocket: Caric Kils
Jay-Jay Johanson: Antenna
Boards of Canada: Geogaddi
Elliot Dean: Zounds! What sounds
Digital Butter: The impossible flower
Sparkle in a Voice: The gift of beauty
Roland Kayn: Kybernetische musik I-III
Eric La Casa: Les pierres du seuil 4-7''
Joe Hisaishi: All Takeshi Kitano's movie soundtracks

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